Libertaria - Sassari Viva


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comunicato 18/01/2010

comunicati


LibertAria Sassari Viva
associazione politica e culturale


Comunicato stampa

La vicenda dei manifesti del MOS accusati di blasfemia da un’associazione cattolica potrebbe stare benissimo tra le “curiosità” che i giornali pubblicano ad Agosto, quando nulla di importante succede e le pagine si riempiono di notizie prive di reale interesse.
A Sassari invece di certe cose si occupa addirittura il Consiglio Comunale, evidentemente a corto di argomenti di maggiore interesse.
Siamo curiosi di conoscere quali saranno i contenuti di un così “pregnante” dibattito politico: si discuterà della somiglianza tra il soggetto dei manifesti pubblicitari di un ballo e l’iconografia cattolica? Ci si accapiglierà sul messaggio diseducativo di un fumatore dallo sguardo beato? Si discetterà circa la luce alle spalle del personaggio (un’aureola o un difetto di grafica)?
È difficile esimersi dall’ironia in occasioni simili, perché la religione e la libertà di espressione sono due cose serie, che non meritano di essere trattate in questo modo.
Un manifesto può essere bello o brutto, di buono o di cattivo gusto, e gli autori si prendono la responsabilità di fronte a una città, fatta di tante persone che possono avere sull’argomento idee estremamente diverse.
Che cosa c’entri la politica in un dibattito estetico per noi però è duro capirlo.
A meno che non c’entri qualcosa il fatto che tra qualche mese si vota e che il caso sia buono per chi voglia accreditarsi in pubblico come campione del sentimento religioso o della laicità. Entrambi gli argomenti ci sembra abbiano diritto a un maggiore rispetto.


il presidente
Giampiero Muroni

Sassari, 18 Gennaio 2010


Qualche giorno dopo è stato pubblicato questo intevento del dirigente dell'associazione Gioventù Cristiana che risponde a LibertAria Sassari Viva sull'argomento:

Intendo rispondere al signor Giampiero Muroni in merito alla polemica tra Gioventù Cristiana ed il Movimento Omosessuale Sardo. Inizio con l'affermare che tale testo non è nuovo. Perché già un sito vicino a LibertAria di Sassari lo pubblicava come comunicato stampa.
Ma vado al nocciolo del discorso.
In questo caso non si è trattato solo di affissioni di indubbio gusto da parte del Mos, ma di affissioni blasfeme in luoghi non autorizzati. Ricordo - a scanso di equivoci - che l'affissione abusiva è un reato, se in più ci aggiungiamo la gravità che quelle immagini avevano, allora non capisco il senso di alcune affermazioni del signor Muroni.
La segnalazione da parte del consigliere Antonello Sassu era seguita ad una mia personale sollecitazione affinché queste provocazioni nei confronti di quelli che sono cattolici cessassero.
Se lei ha avuto modo di leggere "La Nuova Sardegna" del 20 gennaio scorso avrà avuto modo di vedere che anche il sindaco Gianfranco Ganau si è dissociato da quelle che "personalmente" reputa immagini non apprezzabili.
In ogni caso già lo scorso anno, a maggio, Gioventù Cristiana aveva rilevato tramite gli organi di stampa la deriva "cristofobica" che il Mos stava assumendo, evidente nell'immagine con Gesù che al posto del Sacro Cuore aveva i 4 mori che si baciavano e 2 uomini nudi affianco, e poi la Madonna col Bambino ed i fiocchetti dell'Aids. Non so se anche in quel caso fossero amici o amiche brasiliane del presidente del Mos ma certo è che sarebbe intellettualmente scorretto e falso affermare che l'immagine del personaggio che fumava non era l'immagine universalmente conosciuta del Cristo.
In conclusione mi sorge una domanda. Che non sia anche la lettera del presidente di LibertAria un modo come un altro per recuperare voti dalla parte opposta?
Pietro Serra Dirigente nazionale Gioventù Cristiana


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