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Osservazione VAS Meridda

articoli

AL COMUNE DI SASSARI
Settore Pianificazione e Gestione del Territorio
Ufficio del Piano

OSSERVAZIONE ALLA V.A.S.


Al Sig. Sindaco del Comune di Sassari Dr. Ganau



Osservazione su Verde residuale: SCHEDA NORMA AREA MERIDDA

Il Sottoscritto Piero Michele Atzori
Nato/a a: Siniscola (NU) il 01/03/1952, residente in Sassari, via P. Paoli n. 34,
In qualità di: "Coordinatore del Comitato di quartiere San Giuseppe" - Sassari
espone la seguente osservazione alla V.A.S.:

I cittadini dei quartieri che sorgono attorno all'Area Meridda - ex Orto botanico, i quali fin dal 1974 si batterono invano contro la costruzione di quei palazzi, che, realizzati, ridussero notevolmente il già risicato standard di Verde della zona, hanno - in sede di Osservazione alla V.A.S. - analizzato il documento e non hanno riscontato, purtroppo, nessuna puntuale valutazione relativa al Verde residuale nella città compatta, ed in particolare nessuna puntuale analisi delle Schede Norma previste.

In forza di ciò, s'intendono muovere i seguenti rilievi che vanno ad essere parte integrante di questa osservazione.

Si rileva che:

La nuova volumetria abitativa della Scheda Norma Area Meridda, SN 01, settore "B", insiste in gran misura sull'area corrispondente alla porzione residua del vecchio Orto Botanico, già classificata "S" nel Vigente Piano Regolatore, quale standard urbanistico della volumetria realizzata negli anni ottanta.
La distruzione della gran parte del Vecchio Orto Botanico, avvenuta in quegli anni, era stata fortemente contestata dai cittadini, avversata dalla stessa Amministrazione Comunale dell'epoca, che tentò invano di riparare ad una errata previsione del Piano Regolatore.

Durante la discussione del P.U.C., dal 2008 ad oggi, la popolazione del quartiere si è espressa in maniera assolutamente negativa rispetto alla previsione della Scheda Norma, anche mediante la costituzione del Comitato di quartiere San Giuseppe. Si sono susseguiti dibattiti, articoli sulla stampa, servizi TV. Difatti l'Osservazione contro la Scheda Norma dell'Area Meridda B2 SN è stata ufficialmente depositata durante la fase delle Osservazioni al P.U.C., dai privati confinanti con oltre 800 firme in calce.

Si fa notare che la trasformazione da zona S3 di quartiere ad area edificabile, in un ambito urbano già densamente edificato, non è corroborata da un'adeguata dotazione di standard.

Occorre considerare anche il valore identitario dell'area residua dell'Antico Orto Botanico (costruito nel 1909), che renderebbe più corretta una sua classificazione come "Bene Storico", quale risulta dall'Archivio storico dell'Università turritana (Bullettino dell'Istituto Botanico della Regia Università di Sassari, Ottobre 1922) e pertanto come tale meritevole di salvaguardia, con possibilità di ricostituzione del verde sullo schema originario.

A nostro avviso, quest'area dovrebbe intanto mantenere la classificazione come zona S3, destinata a Verde di quartiere, con la possibilità di realizzazione di un parcheggio interrato anche per liberare dalla sosta fuori terra tutte le strade limitrofe.

In particolare, si rileva che la suddetta Scheda Norma, prevede comunque una dotazione di parcheggi, in misura inferiore a quanto previsto dalla Legge Tognoli.

Nello Studio di compatibilità paesistico-ambientale e valutazione degli effetti ambientali del PUC, alla voce "Orti e giardini privati", viene evidenziato che :" Si tratta di un ambito di salvaguardia di tutte le aree libere esistenti e di valorizzazione degli spazi aperti privati, attraverso la tutela o il recupero delle caratteristiche originarie".
Si fa notare la profonda incoerenza della Scheda Norma in oggetto.

Durante la Settimana strategica nessun cittadino ha sollevato la richiesta di realizzazione di ulteriore cubatura nell'area verde residua dell'ex Orto botanico. Al contrario, in quell'occasione tutti i cittadini hanno sempre ribadito la necessità di salvaguardare i vari spazi verdi residuali e hanno chiesto il loro ripristino funzionale e la loro valorizzazione.

Gli abitanti che si affacciano sull'area ancora verde in oggetto, sulla quale andrebbero realizzate le nuove cubature, hanno già manifestato la loro ferma contrarietà alla concessione di volumetria residenziale nell'area stessa, qui confermano la volontà di opporsi nelle opportune sedi alla previsione del PUC, e mentre esprimono la loro piena contrarietà al progetto, richiedono, al contrario, la valorizzazione dell'intero verde residuo.
S'intende qui puntualizzare:

1) Nella V.A.S. si omette di rilevare l'importante aspetto della errata localizzazione geografica degli standard urbanistici, con particolare riguardo alle preesistenti zone S3 nella città compatta. Quanto previsto dal P.U.C., non dovrebbe essere realizzabile sottraendo aree destinate a standard urbanistici nelle zone B, di cui queste sono assolutamente carenti.

2) L'area in origine destinata all'Orto Botanico, e ricadente nel P.R.G. come zona S3, non può essere compensata con una quota del cosiddetto "Parco lineare" in quanto questo è un'attrezzatura urbana di grande scala, ipotizzabile come zona G, e di conseguenza non sostituibile con una zona S3 di quartiere, essendo spazialmente molto distante (oltre 3 km) dal quartiere in oggetto e quindi non fruibile. Tale distanza, stride con la filosofia che accompagna le zone S3, intese appunto come "Aree verdi pertinenziali di quartiere.

3) Analoga opposizione è stata inoltrata dalla Provincia di Sassari, che è l'Ente gestore della palestra Meridda, la stessa palestra di cui è prevista la cessione di cubatura dall'Ente proprietario, il Comune di Sassari, al costruttore. La Provincia ha chiesto l'attribuzione di zona G1.1.1 all'intero complesso dell'Istituto Statale D'Arte, palestra Meridda compresa, per salvaguardare l'intero complesso scolastico-sportivo.
Appare del tutto inusuale la cessione della volumetria di un'area pubblica a privati, trasformandola in volume residenziale. Peraltro la palestra in oggetto è stata appena ristrutturata, risulta essere in perfette condizioni e non appare per nulla giustificabile renderla oggetto di scambio con un privato costruttore.

4) Tale residua area verde costituisce l'unico vero polmone di verde pubblico sopravvissuto in una zona densamente edificata, nel quale spiccano ancora alcuni lecci secolari, superstiti di una fitta vegetazione di piante rare.

5) Gli abitanti del popoloso quartiere e quelli che vivono nelle centinaia di appartamenti che prospettano sulla residua area, ancora verde ancorché incolta per incuria, che attendevano da oltre venti anni che l'Amministrazione civica acquisisse al patrimonio pubblico questa area, già "S" e quindi espropriabile per destinarla a Verde pubblico, manifestano oggi la propria delusione e opposizione alla scelta edificatoria residenziale di questa amministrazione.

6) Il quartiere ha grossissimi problemi di sosta sia per i residenti che per i non residenti, per via della mancanza di adeguati parcheggi dei singoli edifici e della mancanza di parcheggi pertinenziali, che aggrava anche gli spostamenti pedonali, in particolare di disabili, anziani e bambini in carrozzina.

Si richiama qui di seguito la proposta presentata dai cittadini del nostro quartiere in occasione della fase delle Osservazioni al P.U.C..

a) Abolire l'intera volumetria fuori terra della Scheda norma "Area Meridda", Comparto B (SAL 4.352 mq), nonché l'intera area dei parcheggi fuori terra previsti, e, in applicazione del principio di perequazione compensativa, tacitare i diritti spettanti alla società proprietaria del suolo, in altra area e attraverso la succitata perequazione (o con eventuali altri meccanismi) e trasformare l'intera area del Comparto B (sup. 3.887 m2), in giardino pubblico di quartiere attrezzato, ovvero provvisto di alberi, panchine, giochi per bambini, fontana dell'acqua, illuminazione, ecc.

b) Contestualmente, per risolvere il grave problema della sosta fuori-terra del quartiere, realizzare al di sotto del suddetto giardino pubblico, un parcheggio interrato con un numero congruo di posti auto (min. 200). L'operazione può essere realizzata in Project financing, a costo zero per l'Amministrazione.


Firmato Piero Michele Atzori

Sassari, 15 aprile 2010


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